Il rifugio della memoria.
Installazione in una casa di ringhiera a Milano in Via Boiardo 11 nell’evento “CONTACT”
migliaia di scarpe, video, legno, emanatori di profumo.
Scambiarsi il testimone del lavoro, i profumi migranti sono arrivati a ondate, seguendo i moti crudeli della crescita economica.
Il profumo d’erba tagliata della prima grande immigrazione di Fine Ottocento accompagna i contadini inurbati che l’Unità d’Italia spinge verso le città.
Gli agrumi di Trinacria rallegrano gli accenti della Ricostruzione, quando il secondo dopoguerra reclama braccia per il Nord e dal Sud arrivano colori e passioni.
I profumi della Globalizzazione annunciano oggi la terza ondata di migranti che vengono da tutto il mondo con il loro bagaglio di ricette esotiche eppure ormai familiari.