“Soli sul Fiume” finalista al 12° Premio Arte Laguna

è un progetto per una valorizzazione del territorio e un coinvolgimento e una messa in relazione di istituzioni e imprese.
Soli sul Fiume, supera il cinismo solipsistico del lavoro concettuale di molti artisti autoreferenziali, con un progetto ambizioso e volutamente utopico ma fattibile, che apre una riflessione sulla responsabilità dell’artista nella società contemporanea.
Per comprendere il “sentiero giallo”, ed entrare nel vivo del progetto “Ecoart” di piantare 10 milioni di semi di girasoli che fioriranno nei 70 Km del territorio, compreso tra il fiume Basento e Cavone per riqualificare, bonificare, rigenerare un’area lucana fortemente inquinata e riconvertirla in zona agricola attiva, bisogna avere il coraggio del sogno, molto buon senso pratico e soprattutto è necessario coinvolgere centinaia e centinaia di contadini del luogo, interessati a condividere un’opera d’arte impegnata ed ecologista in maniera semplice, per sensibilizzare tutti al rispetto e alla tutela degli ecosistemi e degli equilibri tra forze biologiche e tecnologiche.
Con il progetto Soli sul Fiume 2019, il sentiero giallo connoterà un paesaggio attualmente anonimo, aspro, compreso tra acque, valli e calanchi utilizzati come discariche, in cui il girasole si erge a vessillo della speranza, suggerendo un modo nuovo di guardare il territorio ripensato come un immenso campo da coltivare con cura, valorizzando l’agricoltura per ristabilire equilibri tra città e campagna, uomo e paesaggio.
Le opere di Caruso nascono da un amore per la Natura e si manifestano attraverso una ricognizione poetica ed estetica del “suo” territorio in cui stanno insieme attività fisica, pratica e messa in opera di esperienze condivise con gli abitanti del luogo, di uno spazio estetico, relazionale, percepito attraverso il corpo e non solo attraverso gli occhi.
E’ un percorso di girasoli simbolici catalizzatore di vita, terra fertile perché abilitata all’agricoltura e compresa tra due fiumi.
Il progetto mette in opera una diversa progettualità del futuro in cui l’arte in simbiosi con l’ambiente apre riflessioni su come meglio utilizzare le scarse risorse agricole presenti, come ottenere la partecipazione dei cittadini, come pensare a strategie rigenerative a impatto zero, basate su azioni semplici come il gesto condiviso di seminare un seme e attendere insieme la fioritura di un segno di vita che genera entusiasmo, attesa e speranza di un futuro irradiante come un girasole.