Intrecci a Locarno

2005 Ottobre
installazione in Piazza Grande promosso dalla Città di Locarno (Svizzera) nell’ evento “PALI PER LA LACE”
A metà Settembre del 2002 un gruppo di artisti ticinesi si sono riuniti per realizzare un manifesto contro la guerra.
Scritto dal poeta Fabio Pusterla il testo è stato subito firmato da diverse personalità del Cantone.
Angelo Caruso coordinatore di SITART mette a disposizione le pagine del sito internet che documentano tutta l’operazione.
L’8 Ottobre l’iniziativa viene presentata a Lugano alla stampa ticinese, alla Biblioteca Salita dei Frati, da Fabio Pusterla, Gianluigi Bellei e Flavia Zanetti alla presenza di altri artisti.
Un’ iniziativa veloce, perché realizzata in soli tre settimane, leggera, perché dietro di sé non ha nessuna struttura consolidata, autonoma, perché al di fuori di partiti o schieramenti.
Le adesioni sono poi aumentate esponenzialmente e nel frattempo si delineava l’impianto costruttivo dell’evento.
Il gruppo organizzatore, durante le riunioni preparatorie, dopo aver vagliato tutte le proposte giunte (una mostra con artisti internazionali, una mostra con tutti gli artisti firmatari, nessuna mostra…) decide che in questo momento gli artisti debbono farsi da parte con umiltà.
Rimane il concetto delle firme che serve da base per portare avanti l’iniziativa: un manifesto con inserite le firme autografe ed una struttura da firmare per richiamare l’attenzione.
Il grafico Daniele Garbarino dà quindi forma visiva al testo, inserendo le firme autografe dei primi aderenti, con un manifesto stampato in formato mondiale. Il manifesto è appeso in tutto il cantone Ticino da lunedì 25 novembre sino al 12 gennaio 2003.
Alla Pinacoteca casa Rusca di Locarno dal 24 Novembre all’ 8 Dicembre viene presentato il primo evento che si avvale di una struttura cubica di due metri nella quale tutti vengono invitati ad apporre la propria firma.
La struttura, collocata all’interno della pinacoteca, da una parte favorisce il raccoglimento del singolo visitatore e dall’altra costituisce momento di aggregazione nei confronti dell’impegno assunto.
L’ evento è quindi portato al Centro Culturale Svizzero di Milano dal 13 al 21 Dicembre ed è presentato da Domenico Lucchini, Gianluigi Bellei, Alberto Nessi e Mimmo Rotella.
In Gennaio si sposta a Ferrara al Teatro degli Inediti.
In Febbraio a Ravenna allo Studio Sumithra.
in Marzo a Faenza al Palazzo Municipale presentato da Claudio Rochini Assessore alle Politiche Giovanili.
A Modena alla Biblioteca Civica Delfini.
A fine Marzo a Cesano Boscone al Palazzo Municipale presentato dalla Sindaca Bruna Brembilla.
Moltissime le città che si erano prenotate per ospitare il CUBO: Firenze, Roma, Napoli, Policoro in Lucania, Lamezia Terme in Calabria, Nuoro, Genova e molte altre che si stavano organizzando.
Nel frattempo la guerra contro l’Iraq incomincia e finisce.
Poche decine i morti da parte degli anglo-americani, senza numero le vittime irachene.
Lo stato “canaglia” e pericoloso si sfalda quasi subito; non vengono trovate le famigerate armi di distruzione di massa e subito dopo si assiste ad un aumento degli attentati kamikaze.
Il resto è cronaca di questi giorni: feriti, problemi sanitari ed umanitari…
Il gruppo “artisti per la pace” decide così di chiudere questa prima fase dell’iniziativa da dove era partita: la Pinacoteca Casa Rusca di Locarno.
Il cubo viene nuovamente collocato in Pinacoteca giovedì 22 maggio 2003 oramai pieno di firme e con una storia alle spalle che è testimonianza corale -piccola e frammentaria- di un più ampio movimento mondiale che nel frattempo ha dato voce al dissenso.
A questo punto l’impegno deve diventare solidarietà alle vittime della guerra.
Si decide così di sostenerle materialmente tramite Emergency, l’organizzazione non-governativa che sin dall’inizio si è dichiarata contraria all’intervento armato.
Emergency costruisce e gestisce ospedali per i feriti e le emergenza chirurgiche, i centri di riabilitazione fisica delle vittime delle mine antiuomo, i posti di primo soccorso, i centri sanitari, forma il personale locale e attua interventi umanitari di assistenza ai prigionieri.
Il 7 giugno dalle ore 14 il cubo viene tagliato in quadrati di 40 centimetri e posti in vendita. L’intero importo viene versato ad Emergency.
Alla manifestazione di Locarno partecipa Giorgio Raineri, referente di Emergency per i progetti in Sierra Leone.
All’happening ha contributo con una performance Cristina Zenari e alle percussioni Ivano Torre e molti altri artisti.