Spiaggia Libera

16 – 23 settembre 1989
Piazza Vetra Milano
“Percorso urbano di viabilità artistica” è stato il primo evento di public art che ho organizzato a Milano, con il contributo del Comune di Milano Giovani, il Delegato al Settore era il musicista Fabio Treves. Ho un bellissimo ricordo di quegli anni e dell’incontro che ebbi con Fabio, grande artista della TREVES BLUES BAND.
Non lo conoscevo, mi presentai al suo ufficio in Galleria Vitttorio Emanuele, esposi il progetto “Percorso urbano di viabilità artistica” al Parco delle Basiliche, dove in quegli anni era il centro dello spaccio a Milano. Il segretario Grillone mi disse di aspettare e andò a chiamare Fabio Treves.
Subito si entusiasmò e finanziò le installazioni, con conferenza stampa a Palazzo Marino.
Non mi è più successo di trovare un politico visionario!
Certo, qualcuno dirà era un Artista.
L’Evento, organizzato dallo Spazio Ach/cidentale coordinato da Angelo Caruso, presentava 10 artisti di varie nazionalità.
Un incontro/scontro col dramma del quotidiano, col travaglio dell’esistenza, il degrado della Città/Stato: Milano, New York, Tunisi…(scriveva Gianluigi Bellei nella presentazione del catalogo pubblicato dalla rivista “IMAGO”). Un’esposizione spudoratamente irreale nella propria volontà di catarsi che ha mutilato per una settimana la tranquilla parsimonia degli eterni drammatici e silenti attimi della vita consuetudinaria.
Una mostra sempre in bilico fra attimo transeunte ed impegno civile nell’alternarsi di “chiuso” ed “aperto”, duraturo e caduco; ma, prima di tutto, e lo rimarchiamo, alternativa, il che la rende esplicitamente intrigante al di là di ogni singolo e parziale giudizio di valore meramente estetico. Una recita artistica, infine, che non crede se stessa dismuovendo criticamente gli ipocriti concetti funerea recente memoria per proporsi coerentemente “oltre” il circuito specifico che attanaglia l’arte e le ruota a torno.